Pasqualino, cosi come lo chiamano tutti, è di Santa Lucia e ogni fine settimana con la sua “banda” semina il terrore sul lungomare di Napoli. (fabio postiglione, il corriere del mezzogiorno, 11 settembre).
Pasqualino era il bimbo che ogni baby gang avrebbe voluto. A cinque anni apriva il caveau del Banco di Napoli con la sola imposizione delle mani. A sei anni conquistava le isole Comore e le consegnava a re Carlo. A dodici anni inventava le stese in retromarcia. A quindici anni era ricercato dall’Fbi, dal Mossad e da Equitalia. A sedici anni, per la regola degli under che vige negli ambienti di camorra, si era ritrovato disoccupato, sul lastrico, disperato.
Nei ristoranti sdoganata la “family bag” (il quotidiano del sud, 15 settembre).
Riparte il tour di presentazione del libro edito da Flaccovio: Compra case senza soldi, dell’imprenditore e investitore immobiliare Antonio Leone. (il mattino, 11 settembre).
Estromesso dalla malavita organizzata, si era reinventato boss. Ma con Pasqualino il terribile nessuno voleva affiliarsi. E così era tornato – illusioni perdute! – ai reati minori.
Nella notte tra domenica e ieri, verso le quattro, è stato portato via un calcio balilla dall’esercizio dell’assessore alle politiche sociali. (cronache di caserta, 13 settembre).
Gioco delle tre campanelle, quattro nei guai. (cronache di napoli, 11 settembre).
Con la ripresa delle lezioni universitarie torna in azione lo “zozzone seriale”. Un individuo che sembra divertirsi a commettere atti osceni nei sotterranei lasciando come segno del suo passaggio le sue stesse feci. (il roma, 11 settembre).
«Pasqualino il terribile che si riduce a questo? Che squallore!», così cominciava una lunga sfilza di insulti che Pasqualino rivolgeva a se stesso, riflesso in uno specchio. L’incantesimo si era rotto.
I socialisti esistono ancora nel nostro paese? (lettera a il corriere della sera, 12 settembre).
Ma il centrodestra che fine ha fatto? (il tempo, 12 settembre).
Scomparso da Secondigliano, avvistato a piazza Nazionale (cronache di napoli, 11 settembre).
Non sapeva neanche più se i suoi potevano essere definiti crimini o illeciti. Comprò un manuale di diritto civile a Port’Alba.
Decine le leggi bizzarre ancora in vigore nel Regno Unito. […] Se si è ubriachi, dal 1872 è vietato condurre macchine mosse da motori a vapore, e solo chi è sobrio può portare al pascolo le mucche. […] È vietato importare patate dalla Polonia senza una specifico permesso. (vittorio sabadin, la stampa, 12 settembre).
Pasqualino imparò l’inglese e lo spagnolo comperando il Corriere del Mezzogiorno.
La task force anti baby gang tornerà da questa sera in strada nelle zone della movida. (anna paola merone, il corriere del mezzogiorno, 16 settembre).
Diventò un idolo, l’uomo che aveva imboccato la via giusta, l’esempio per migliaia di piccole pesti. Era richiesto in tv e illustre ospite di iniziative sociali di stampo nazionale.
Il binomio tra Ferrari ed educazione sembrerebbe vincente. Il simbolo della velocità del lusso, ma anche del made in Italy ha fatto tappa a Sturno. Una manifestazione organizzata per sensibilizzare i più piccoli sulla sicurezza stradale e della solidarietà. […] “Né alcool né droga”, è stato questo lo slogan della kermesse. (il quotidiano del sud, 13 settembre).
“Negro”, settantacinque musicisti cantano l’integrazione (il mattino di salerno, 14 settembre).
Era diventato, insomma, il simbolo delle buone politiche della città. Ma le etichette non gli piacevano.
Dal palco di miss Italia la mamma della miss magra scalzata dalla curvy protesta: ci vuole una categoria apposta per le curvy. (maria corbi, la stampa, 12 settembre).
Il tempo passava. Pasqualino aveva ormai trent’anni. La pancia si deformava, il tatuaggio “Don’t touch my gang” andava scomparendo, per strada incontrava intellettuali diffidenti, malavita che sputava al suo passaggio e qualche indifferente. Decise di tornare a fare qualcosa di grande nella sua vita. Ne parlava agli amici, quelli di un tempo.
«Credo che la società in estate abbia allestito un organico molto competitivo per la categoria, molti dei calciatori li conosco e qualcuno l’ho già allenato. Davanti, la coppia Beri – Zerillo a mio avviso è da categoria superiore. Obiettivi a lunga scadenza, d’accordo con la società, non ce ne diamo. O meglio uno solo, quello di provare a vincere tutte le partite da qui a fine campionato. Chi se la vedrà col Cervinara dovrà sudare». (d.r. intervista mister pasquale ferraro, il quotidiano del sud, 13 settembre).
Voleva rivedere il terrore nella gente che incrociava il suo sguardo. Voleva diventare il numero uno al mondo. Le sue opere l’avrebbero reso immortale. L’intera umanità avrebbe conosciuto il suo nome.
«Usando il suo linguaggio, lei che “vorrebbe ma non posta”, quale posto di Napoli “posterebbe”?»
«Non sono io che “vorrei ma non posto”, ma i miei amici Ax e Fedez». (vanni fondi intervista fabio rovazzi, il corriere del mezzogiorno, 11 settembre).
Gli bastarono cinque telefonate transcontinentali. Cinquanta anni dopo, Pasqualino sarebbe stato su tutti i manuali di storia. Cento volte più infame di Hitler. Lo soprannominarono: la mano de Mohamed.
Isis, apre la sede distaccata a Casalnuovo (il roma, 13 settembre)
a cura di palanza
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