Non sembrano esserci altre vie d’uscita, dopo l’intervento della procura di Napoli: la coppa America sulla colmata di Bagnoli, troppo inquinata a detta di tutti, non si farà. Alla fine, a meno di clamorosi colpi di scena, è passata la linea più sensata. L’amministrazione comunale, adesso, ha le ore contate per trovare una nuova location dove effettuare la competizione, dal
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Il welfare campano al tempo della crisi
da La Repubblica Napoli 7 dicembre 2011 Nel tempo di una crisi che assume ogni giorno dimensioni sempre più grandi quanto misteriose, interrogarsi sul futuro delle politiche sociali può apparire un semplice esercizio di pensiero. Forse lo è, perché sin dall’anno prossimo (2012) i tagli dei trasferimenti statali determineranno effetti devastanti. Forse invece ha ugualmente senso, se riteniamo che la crisi è anche
La Siria in tumulto vista da Mar Musa
Non ho mai conosciuto padre Paolo Dall’Oglio, pur avendo soggiornato e pregato insieme ai membri della sua comunità e ad altri avventori come me nel monastero di San Mosè, Deir Mar Musa in arabo, erto sulla cima di una montagna del deserto siriano, ottanta chilometri a nord di Damasco. Questo spazio profondamente spirituale e aperto verso l’esterno è stata l’impresa
Casapound a Napoli, una lunga giornata
A piazza Cavour, lo spirito del presidio convocato dalla rete antirazzista è “tranquillo ma determinato” come ripetono più volte gli interventi che si alternano dal camioncino. Davanti alla stazione della metropolitana, varie centinaia di persone fronteggiano un cordone di polizia. Tra i manifestanti ci sono gli ex partigiani, che in uno dei loro interventi auspicano “una nuova resistenza”, i disoccupati,
Ahmad Rafat, vietato filmare Teheran
Jafar Panahi, il pluripremiato regista iraniano autore di film come Il cerchio, vincitore del festival di Venezia nel 2000, è stato condannato nel suo paese a sei anni di reclusione e a venti di interdizione dall’attività di regista, con una sentenza confermata durante il processo d’appello del 15 ottobre 2011. In Iran oggi la libertà di espressione politica ma anche artistica è violata con minacce,
La lunga assemblea del non lavoro
Ci sono più di cento persone nell’aula Matteo Ripa di Palazzo Giusso, tanta gente non si vedeva dall’assemblea successiva al 15 ottobre. L’idea è quella di costruire un ponte tra le lotte dei lavoratori e quelle degli studenti. Forse, più semplicemente, di mettere in contatto i lavoratori, di oggi e di domani, se è vero che, come dice una studentessa,
La-Bàs, da Venezia a Castelvolturno
Da Napoli Monitor n. 43, ottobre 2011 È stato presentato alla mostra del cinema di Venezia il film Là-bas – Educazione criminale, scritto e diretto da Guido Lombardi, prodotto dalla napoletana Figli del Bronx, liberamente ispirato alla strage di Castel Volturno del 18 settembre 2008. Il protagonista si chiama Yssuf ed è un artista. È arrivato in Italia su invito dello zio
Malanapoli, canto fuori tempo massimo
Sono passati ventuno anni, da quando Goffredo Fofi parlò nel suo libro La grande recita della morte della sceneggiata, e dei cambiamenti che stavano attraversando il genere di Mario Merola e Pino Mauro, soffermandosi sui rapporti tra malavita, sottoproletariato urbano e musica popolare. In seguito, gli articoli del critico Federico Vacalebre, o ancora il libro Napoli… serenata calibro 9 di Marcello Ravveduto, hanno contribuito
Bruxelles, l’Agorà degli indignati
Bruxelles, 8 ottobre. Davanti stazione della metro c’è un nugolo di telecamere, microfoni, registratori e cuffie: giornalisti di mezza Europa aspettano l’arrivo delle marce degli indignados/indignés, previsto oggi per le 18.00. Dopo meno di un’ora, un’ottantina di persone arrivano sulla strada che conduce al parco. Gli altri attivisti, arrivati qui per accoglierli, abbandonano di colpo il piazzale dove stavano rilasciando
Moreno, fare scuola sull’abisso
Del libro di Carla Melazzini, Insegnare al principe di Danimarca, parliamo a pagina 14 di questo numero. A Cesare Moreno, che di Carla è stato compagno di vita e che ha curato il volume per l’editore Sellerio, abbiamo chiesto di tornare sui temi del libro e sulle sorti dei “maestri di strada”, ora che il progetto Chance è terminato ma