Foto di Giorgia Liziero
Queste sono le immagini del corteo che si è svolto sabato 14 settembre a Padova, nel quartiere Arcella. Due giorni prima le forze dell’ordine erano entrate nella Casetta Berta di via Callegari 5, murando porte e finestre per impedire che le normali attività quotidiane venissero svolte.
Il proprietario dello stabile è l’A.T.E.R., l’azienda che in Veneto gestisce le case popolari. L’immobile di via Callegari è pubblico ma l’azienda si è sempre ostinata a gestirlo come se fosse privato. Lo teneva chiuso da anni, in modo da poterlo svendere. Da marzo 2018 i militanti di Berta hanno rivolto all’A.T.E.R. ripetute richieste di assegnazione, senza mai ricevere risposta.
Dal primo maggio 2019 l’immobile è diventato la Casetta Popolare Berta, dedicata alla leader hondureña Berta Cáceres uccisa da sicari nel 2016. Da allora per quattro mesi all’interno dello spazio sono nate decine di attività rivolte al quartiere: doposcuola per i bambini, corsi di italiano per stranieri, sportello di ascolto psicologico, sportello medico, cineforum, concerti, pranzi popolari con distribuzione gratuita di frutta e verdura.
Ciò che con tutta probabilità ha maggiormente indispettito l’A.T.E.R., oltre all’occupazione, è stato il supporto che all’interno di Berta più di cinquanta persone hanno ricevuto (e continuano a ricevere, nonostante la chiusura dello spazio) per contrastare la legge regionale 39/2017 sull’edilizia popolare. A causa di questa legge molte persone hanno visto il proprio affitto incrementare di centinaia di euro da un mese all’altro. Berta stava diventando anche, tra le altre cose, un punto di riferimento per la mobilitazione degli abitanti del quartiere contro l’aumento degli affitti.
Queste immagini del corteo di sabato, oltre a raccontare la manifestazione, vogliono alludere, attraverso i volti ritratti, alle storie delle persone che, militanti e non, mettendosi insieme hanno fatto sì che Berta esistesse. Da quattro mesi sta sorgendo per le strade del quartiere Arcella una collettività organizzata di donne, uomini, bambini e anziani che vogliono combattere per il diritto alla casa, contro la solitudine e lo sfruttamento nel mondo del lavoro. (francesco rizzato)
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