Dal 14 settembre è in edicola il nuovo numero di Napoli Monitor; di seguito riportiamo la nostra rubrica Rewind, che in questa occasione allarga il suo spettro temporale, solitamente di un mese, per narrare i primi cento giorni del nuovo sindaco.
L’1 giugno Luigi de Magistris è ufficialmente proclamato sindaco di Napoli con 265mila voti circa. Nell’occasione annuncia: «La prima delibera estenderà la raccolta differenziata a tutta la città». Nella stessa circostanza svela alla stampa un progetto: «Vorrei portare a Napoli il presidente degli Stati Uniti Obama. Sarebbe un bel modo per attivare i lavori così come avvenne per il G7». Il 14 il sindaco parla di traffico: «Subito dopo l’estate ci sarà una chiusura molto rigida al traffico nel centro storico». Il 16 va in scena la prima riunione della giunta. De Magistris annuncia: «Nei prossimi giorni ridurremo, se non per esigenze di servizio, le auto assegnate agli assessori; non avranno più le cosiddette auto blu ma, se vogliono, un motorino elettrico. Altrimenti vengono con i mezzi pubblici in ufficio». Il cambiamento verrà espresso anche attraverso «la riduzione degli incarichi esterni dirigenziali che sono stati assegnati in questi anni», oltre che «nell’immagine, nel decoro e nella dignità delle persone per tre punti strategici di questa città: piazza Garibaldi, corso Umberto e via Toledo».
Il 17 de Magistris va incontro al primo impatto con l’emergenza rifiuti. La città è in pessime condizioni, e lui promette: «In quattro-cinque giorni Napoli e la provincia saranno liberate dalla spazzatura». Il 23 risponde alle critiche per non essere riuscito nella mission impossible: «La camorra sta ostacolando la nostra rivoluzione ambientale. C’è una regia criminale dietro i roghi di questi giorni, la stessa che ostacola l’incremento della differenziata e gli appalti puliti. Ma chiederemo alle forze dell’ordine la scorta armata per gli autocompattatori, affinché facciano il percorso di andata e ritorno per scaricare i rifiuti e ripulire la città». Il 28 il sindaco interviene su Radio24 per parlare della situazione rifiuti: «Napoli arriverà al settanta per cento di raccolta differenziata entro la fine dell’anno. Ce la facciamo sicuro, non forse!». Ancora: «Siamo mobilitati per raggiungere il porta a porta in tutta la città: dal primo settembre partiamo in otto quartieri, già ci sono le isole ecologiche, mentre da luglio ci sarà una grande campagna di informazione. Anche il presidente del calcio Napoli farà i suoi sforzi».
Il 30, in occasione della presentazione del bilancio di previsione per il 2011, de Magistris si sfoga: «La giunta precedente ci ha consegnato un comune con le casse vuote. Abbiamo trovato una situazione prossima al dissesto. Se l’abbiamo scongiurato è solo grazie a una manovra di bilancio che segnerà una svolta». Tra i dirigenti confermati a palazzo San Giacomo c’è il capo della polizia municipale Luigi Sementa. A lui e a tutto il corpo il sindaco chiede «una forte presenza in tutti i quartieri e a tutte le ore, anche in funzione del piano di pedonalizzazione di ampie aree tra le quali il centro storico, per garantire l’effettività delle Zone a traffico limitato».
Il 5 luglio De Magistris annuncia soddisfatto l’accordo con quattordici regioni italiane, che si sono dette disponibili ad accogliere una parte dei rifiuti napoletani. Nei giorni successivi, la maggior parte di queste regioni smentirà l’accordo o annuncerà di aver vincolato la propria disponibilità a quella di tutti gli altri governatori. Lo stesso giorno, in occasione di una passeggiata tra i vicoli dei Quartieri spagnoli, il sindaco si sbilancia: «I Quartieri diventeranno come Montmartre. Si tratta di un progetto a lungo termine che richiederà molto lavoro e richiederà innanzitutto una raccolta differenziata spinta». Il 18 arriva una buona notizia: «In settimana – comunica il sindaco – chiuderemo l’accordo con un paese estero perché possa accogliere una parte dei rifiuti. Stiamo definendo i particolari: all’inizio ci sarà una nave a settimana, poi due al mese». Il 20 de Magistris ritorna sul parallelo tra Napoli e le grandi capitali europee: «Napoli può essere come Barcellona». Il modello potrebbe essere ripreso attraverso la pedonalizzazione di corso Umberto: «Piazza Garibaldi diventerebbe la porta che si apre su una grande area pedonale, modello rambla. Per quanto riguarda i Quartieri, l’idea (passando sempre per la pedonalizzazione della zona) è di ridare vita attraverso il microcredito alle botteghe storiche e alle attività di bed&breakast».
Il 3 agosto, il sindaco e il suo vice Sodano tornano a parlare di differenziata: «Non esiste nessun balletto di cifre e nessuna smentita di quanto dichiarato in precedenza. L’obiettivo è quello del settanta per cento entro sei mesi dall’avvio del progetto ed è alla nostra portata». Il 7, in un documento con il governatore Caldoro e il leader degli industriali Graziano, il sindaco esprime soddisfazione per i passi avanti fatti per quanto riguarda l’accordo che porterà a Napoli la Coppa America di vela: «È un’occasione di crescita e sviluppo per l’intero territorio. È un’immagine nuova che vogliamo consegnare alla comunità internazionale».
Il 15 de Magistris rilascia una lunga intervista al quotidiano Il Mattino, tracciando un primo bilancio della sua esperienza: «Due mesi di lavoro intenso, quattordici-sedici ore al giorno, e la grande sorpresa di aver scoperto che la giunta ha i miei stessi ritmi. Tutti hanno capito che vogliamo riempire il vuoto che abbiamo trovato all’atto dell’insediamento». Sui rifiuti: «L’uscita definitiva dall’emergenza si avrà con i rifiuti spediti all’estero. Ma oggi Napoli è pulita, non c’è un sacchetto a terra, siamo vicini a quota zero e non era scontato che ciò accadesse. Se il governo sblocca i fondi e credo che lo farà, entro il 31 dicembre avremo tutta la città coperta dal porta a porta». Urbanistica: «Siamo intervenuti a piazza Garibaldi e ne vado molto fiero. Realizzeremo un’area mercatale dove chi desidera mettersi in regola può accedere […]. La prossima tappa sarà via Roma: è intollerabile che per le vie della città, persino sui marciapiedi, si possano fare traffici illegali». Obama: «Verrà. L’obiettivo lo centreremo, sulla data dipende da lui».
Il primo settembre il vicesindaco Sodano re-interpreta de Magistris, riguardo lo slittamento delle nuove modalità di raccolta differenziata: «Le cose procedono bene, si tratta solo di un breve rinvio. C’è lo slittamento di una quindicina di giorni perché non si potevano risolvere le gare ad agosto per motivi di trasparenza. […] Entro la fine dell’anno il porta a porta raggiungerà oltre 330mila abitanti e nessuna grande città copre questi numeri. Da gennaio 2012, partiremo con l’obiettivo di 550mila cittadini serviti dalla differenziata». E sulle dichiarazioni del sindaco, riguardo il settanta per cento di differenziata entro la fine dell’anno: «Ma no, il sindaco ha sempre detto che lì dove arriva la differenziata i cittadini rispondono al settanta per cento…». (riccardo rosa)
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