Nel settembre 2012, per celebrare la cinquantesima uscita di Napoli Monitor, abbiamo preparato un “numero speciale” chiedendo a redattori e collaboratori del giornale di scrivere dei racconti sulla loro generazione, e ad altrettanti disegnatori di illustrarli a tutta pagina. Ne sono venuti fuori otto pezzi autobiografici – in un arco anagrafico che va dai venti ai quarant’anni – che pubblicheremo nel corso
La mia generazione – Periferia andata e ritorno
Nel settembre 2012, per celebrare la cinquantesima uscita di Napoli Monitor, abbiamo preparato un “numero speciale” chiedendo a redattori e collaboratori del giornale di scrivere dei racconti sulla loro generazione, e ad altrettanti disegnatori di illustrarli a tutta pagina. Ne sono venuti fuori otto pezzi autobiografici – in un arco anagrafico che va dai venti ai quarant’anni – che pubblicheremo nel corso
San Vito di Taranto e il muro che mura il mare
Se non fosse per la tranquillità con cui i membri di una famiglia del posto arrostiscono salsicce sulla griglia, osservando dalla spiaggia le onde del mare schiumare sulla rena, si direbbe che è tutto pronto per uno dei più violenti […]
La mia generazione – Tutti i miei movimenti
Nel settembre 2012, per celebrare la cinquantesima uscita di Napoli Monitor, abbiamo preparato un “numero speciale” chiedendo a redattori e collaboratori del giornale di scrivere dei racconti sulla loro generazione, e ad altrettanti disegnatori di illustrarli a tutta pagina. Ne sono venuti fuori otto pezzi autobiografici – in un arco anagrafico che va dai venti ai quarant’anni – che pubblicheremo nel
Il falso dilemma tra spettacolo del male e propaganda del bene
Ora che si è conclusa la serie tv “Gomorra”, portandosi via anche malumori e polemiche, può essere utile tornare su un modo sempre più diffuso di rappresentare Napoli attraverso l’opposizione tra bene e male, esaltando la sua natura ambivalente ma annullando anche tutte le sfumature, che sono in fondo il sale del ragionamento e della creazione artistica. La produzione di Sky
L’Aquila: appunti per una città aperta e rotta
In un paese del cratere, dove oramai le macerie sono assurte alla dignità di reperti archeologici e vestigia di un’antica civiltà vivente, un uomo con una tuta da metalmeccanico esce dalla zona rossa con un comodino sulla […]
Calvi, la centrale e il sito archeologico
Domenica. Arrivo con il treno a Pignataro Maggiore, sono quasi le cinque. Alla stazione incontro Teo, di Sparanise, che da un anno e mezzo milita nella Rete calena per i beni comuni, con la quale ha partecipato alle manifestazioni per la difesa del territorio nella provincia di Caserta […]
Le responsabilità sul caso Mastrogiovanni
Il processo di primo grado per la morte di Francesco Mastrogiovanni, spirato durante una contenzione lunga quattro giorni nel reparto di psichiatria della Asl di Vallo della Lucania, si è concluso con la condanna per sei medici a pene che vanno da un minimo di due a un massimo di quattro anni e con l’assoluzione di dodici infermieri. Bisognerà attendere
Se un uomo muore a Poggioreale
Articolo pubblicato su Repubblica Napoli del 16 ottobre 2012. Un uomo di ventisei anni si è tolto la vita nel carcere di Poggioreale. In questo carcere si era recata, solo tre mesi fa, in visita il ministro della giustizia, Paola Severino che ebbe parole positive per questa struttura e disse, testualmente, che «quello che si trascina il carcere napoletano di
Montefibre, autopsia di un avvelenamento
È di qualche settimana la notizia della sentenza di primo grado relativa al processo Montefibre, emessa dal giudice monocratico Daniela Critelli del Tribunale di Nola. I cinque ex dirigenti dello stabilimento chimico di Acerra Giovanni Elefante, Roberto Paolantoni, Gennaro Ferrentino, Luigi Patron, Giseppe Starace e due medici aziendali, accusati dell’omicidio colposo di ottantotto operai morti di tumore a causa dell’amianto