Qualche giorno fa ci ha lasciato Renato Barisani, classe 1918, pittore e scultore. Tempo fa, dopo aver visto per strada alcune nostre opere, aveva voluto incontrarci. Gli abbiamo fatto visita nel suo studio poco lontano dal bosco di Capodimonte, in quel che resta di una campagna napoletana ormai satura di metrocubature, carenti anche solo della velleità del bello. Ci ha
Mario Persico, elogio dell’ombra
“Perché dire che l’orologio è rotondo? È falso. Di profilo diventa un rettangolo e di tre quarti una figura ellittica. Per tutti i diavoli, perché abbiamo fissato la forma nell’istante in cui guardiamo l’ora? Forse per l’utilità?”. Fin qui […]
Pignon-Ernest, la pelle dei muri
Abbiamo intervistato Ernest Pignon Ernest, finalmente. Quanto segue nasce prima di tutto da una curiosità, dalla voglia di confrontarsi con chi, prima di noi, ha vissuto la città come un’atelier diffuso. Lo ringraziamo, prima di […]
Il manicomio è criminale
27 marzo, sabato. Il doppio senso prima di essere qualcosa che ha due o più interpretazioni è una strada, quella che deve percorrere chi parte dall’area flegrea per raggiungere Secondigliano. Le rotonde che la scandiscono […]
Le due città di Antonio Capuano
A vedere L’amore buio, ultimo film di Antonio Capuano, presentato a Venezia fuori concorso e uscito contemporaneamente nelle sale di tutta Italia, si direbbe che il regista non faccia altro che rifare sempre lo stesso film, un po’ come […]
Chamaleons, viaggio tra immagini in metamorfosi
Un libro racconta con molte immagini e alcuni testi le opere del pittore Armando De Stefano, che dal dopoguerra a Napoli ha fatto la storia / È uscito da qualche mese un libro di Armando De Stefano. Chameleons, edito da […]
Arte pubblica, dallo shock allo chic
I linguaggi della strada sono fagocitati da pubblicità e mercato. Un destino inevitabile? / L’universale rumore che il cellulare fa quando riceve un messaggio è un po’ come le carte di “Probabilità e Imprevisti” del […]